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Il viaggio di Blastociccio: un libro per bambini sulla fecondazione assistita

Paola

da Pianeta Mamma

Viaggio di Blastociccio

Oggi vi voglio parlare del libro “Il viaggio di Blastociccio“. Un libro di Paola Russo che parla ai bambini di fecondazione assistita, senza nominarla mai. Si tratta di una storia piccola e delicata, illustrata da Clara Esposito e pubblicata da Editrice Rotas. Prima o poi arriva il momento in cui i piccoli chiedono “come nascono i bambini”? Ma se un bambino è arrivato con la fecondazione assistita, come possiamo spiegarlo ai più piccoli?

L’autrice ha pensato quindi di scrivere una storia per raccontare la fecondazione. La storia che si racconta è quella di una Vita cercata. L’autrice voleva raccontare che non esiste un modo «diverso» di nascere, ma che ogni bambino è un sogno che si sveglia e si muove al richiamo dell’amore. Per alcuni, semplicemente, il viaggio è più difficile. Ma alla fine, che un bimbo sia nato da “normale” concepimento o da fecondazione assistita, alla fine l’amore è lo stesso.

Il protagonista della storia è un pinguino che, dopo essersi svegliato sotto un albero custode, parte per l’avventura più importante che gli toccherà vivere: trovare la sua casa e il suo nome per sempre.

Un libro pensato anche per tutti i genitori che hanno fatto ricorso alle tecniche di PMA per il loro sogno di genitorialità, che possono ora sapere che c’è una storia piccola da raccontare ai loro figli. Una storia che è profondamente loro.

Come nascono i bambini? Da dove arrivano? C’è qualcuno che li va a prendere? C’è qualcuno che li porta all’indirizzo giusto? E’ vero che ci sono tanti modi di raccontare l’inizio della storia di ognuno, perché è vero che ci sono tanti modi di venire al mondo: nell’incontro intimo e caldo di una mamma e di un papà, dentro un laboratorio freddo in un vetrino sotto un microscopio, in un paese lontano prima di arrivare tra braccia nuove e cariche di attesa. Ma per tutti esiste un posto in cui si svegliano i sogni ed è lì che comincia il viaggio di ogni bambino.

Si può raccontare la fecondazione assistita senza nominarla mai? Blastociccio dice di sì.